Giovedì 5 luglio, poco dopo le ore 16, lo storico presidente del TC Caltanissetta, Michele Trobia, ha rassegnato le dimissioni al consiglio direttivo. L’organo (formato da Giorgio Giordano, Piero Rabiolo, Marco Maira e Agostino Falzone) ratificata la decisione del massimo dirigente, ha a sua volta rimesso il mandato.

Il presidente, alla guida della struttura da ben quattro lustri, ha anticipato la scadenza naturale del suo mandato che era prevista per novembre 2018 per consentire al nuovo gruppo dirigente (Piero Ribaudo, Gianluca Nicosia, Ivano Aquilina, Renato Accardi e Claudio Miccichè) eletto il 5 maggio di mettersi al lavoro.

Trobia, alla soglia delle 79 primavere, dopo i numerosi successi ottenuti alla guida del prestigioso circolo nisseno, al termine della riunione non è riuscito a nascondere il magone: “Già nel giugno 2017, al termine del Challenger avevo annunciato la mia decisione. Poi per spirito di servizio, con immane sacrificio, per evitare che la città, il circolo ed i nisseni perdessero il torneo, anche quest’anno, dopo numerose sollecitazioni istituzionali, mi sono speso per la ventesima edizione del Challenger. Adesso adempiuti con celerità, nonostante le immani difficoltà, tutti gli atti contabili ed amministrativi del torneo internazionale, posso dimettermi. Spero che pastoie burocratiche superabili non incidano sul futuro del TC Caltanissetta e del torneo che abbiamo creato e portato ad essere il secondo in Italia ed il più importante in terra rossa al mondo in quella settimana. Sono sicuro che il nuovo gruppo dirigente si spenderà con passione per tenere in vita e migliorare il nostro gioiello. Sono fiero dei risultati ottenuti: grazie a tutti coloro che in questi 20 anni mi hanno sostenuto e dato fiducia”.